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Pribijoux - la persona dietro l’azienda

Oggi, per la prima volta su Parloavanvera, vi presento la nuova categoria del sito; Ti dico di me – una raccolta di interviste, storie personali, professionali ed esperienze che aprono al pubblico la possibilità di sentire una voce diversa dalla mia (e direi anche finalmente) ma non solo, mi piacerebbe portarvi alla scoperta di persone che hanno fatto della loro creatività, dei loro ideali e i loro valori un luogo in cui esistere serenamente.

Questa categoria vede come prima ospite Prisca. Io e lei ci conosciamo da anni e ho visto nascere e crescere Pribijoux, il suo marchio di gioielli. Il motivo per cui ho scelto lei è che inizialmente volevo presentarvi questo progetto stando in una sorta di confort zone con qualcuno che mi conoscesse e magari mi aiutasse a renderlo possibile, e secondariamente perché ammiro il fatto che una ragazza dell’età di Prisca, in un cantone come il nostro, sia riuscita a creare un marchio oggi conosciuto e ancora in grande crescita.


Per iniziare, presentati brevemente!

Sono Prisca, anno 1993, Arbedo. Come hai già anticipato tu so di essere stata chiamata qui oggi per parlarvi della gestione del mio piccolo atelier: PriBijoux. Il nome è abbastanza esplicito: creo gioielli, principalmente in acciaio inossidabile o in argento 925, ed effettuo, per chi lo richiede, incisioni e personalizzazioni su diversi materiali, come ad esempio il cuoio, il legno, e vari metalli.


Quando è nato Pribijoux e perché?

Ho iniziato questa attività nel 2015, un po' per gioco. Appena diplomata come impiegata di commercio trovare un impiego immediato non è stato evidente. Per indole personale non sopportavo la situazione e non volevo ricorrere alla richiesta di disoccupazione, mi piace sfidare me stessa e faccio fatica a chiedere aiuto (arietaccia di merda ndr.). Questo mi ha portato, quasi per caso, a visitare una pagina social di gioielli e lì mi ha subito pervasa l’idea di poter ricreare qualcosa di simile rimanendo però fedele ai miei gusti personali. Da quel momento mi sono accorta di avere la home piena di pagine di gioielli, e la passione è diventata la mia nuova realtà. Ho pubblicato le prime creazioni, e il risultato è stato positivo. Inizialmente le persone che mi conoscevano, forse un po’ per sostenermi (e io sono fra queste ndr.), hanno iniziato a chiedermi di creare qualcosa anche per loro e così ho preso coraggio e ho aperto quello che tutt’ora è il mio "atelier virtuale".


Come è cresciuto negli anni il tuo marchio? Chiamandolo Atelier Virtuale la domanda mi sorge spontanea; in che modo i social network hanno influenzato questa crescita?

L’anno in cui è iniziato tutto è stato il 2015. Dopo le prime richieste da amici e famigliari sono arrivate delle clienti vere e proprie e questo mi ha motivata a non rimanere in fase stagnante, ma di aggiornarmi costantemente e studiare le richieste di mercato, tecniche e materiali nuovi che potessero dare regolarmente al marchio novità e freschezza. Credere in ciò che stavo facendo e il sostegno della mia famiglia sono state le chiavi per il successo. Avevo degli obiettivi e raggiungerli mi appagava. Queste “cose” ti danno la possibilità di crescere anche a livello personale e soprattutto ti mostrano che è vero “i sogni possono diventare realtà, con il giusto impegno e la giusta dedizione”. In poco tempo ho creato una cerchia di clienti fidelizzate, a dimostrazione del fatto che quello che stavo facendo era nuovo e di qualità.

Alla domanda riguardo i social network posso ammettere che sono stati l'aiuto principale per farmi conoscere, la mia “vetrina web”. Senza la loro esistenza non sarei dove sono ora e non avrei la possibilità e la fortuna di poter dar vita alle mie creazioni dal mio studio casalingo, quindi sì, diciamolo: i social network hanno influenzato in grandissima parte la mia crescita aziendale.


Quali nuovi progetti hai in mente?

Sono piuttosto scaramantica e per questo motivo farò finta di non aver sentito la domanda. Però posso dirti che ho un nuovo sogno nel cassetto, probabilmente il più grande, e che questo comprende un’ulteriore crescita.


Giusto per mettere un po’ di ansia al tuo lato scaramantico; hai paura che un giorno tutto possa finire?

Molta, ogni giorno, per quanto io creda fortemente in ciò che sto costruendo, purtroppo esiste anche la paura che un giorno tutto possa svanire. Mi rendo spesso conto che viviamo in una realtà troppo piccola, dove molta gente è "priva" di iniziativa, e piuttosto che impegnarsi per creare qualcosa di bello e innovativo preferisce attaccarsi alle idee degli altri. Mi è capitato più volte di imbattermi in pagine social che sono la fotocopia delle mie. E questa realtà, oltre che essere di una tristezza infinita, rischia di rovinare l’immagine di chi invece tiene a ciò che fa e si è fatto dal niente. A volte sono le clienti stesse a segnalarmele e confrontandomi con loro ritrovo la serenità. Ti rendi conto che non sono solo clienti, sono delle persone meravigliose e ripongono in me un'enorme fiducia, alcune mi seguono da poco, altre dall’inizio e spesso mi accorgo che sono riuscita a creare non solo materiale da vendere, ma veri e propri legami. Questo quindi supera di gran lunga tutti i momenti di sconforto e paura.


Io non ho altre domande, penso che tu sia riuscita con poco a spiegare in maniera esaustiva che tipo di artigiana sei e cosa c’è dietro Pribijoux, ma per chi non ti conosce, non conosce il marchio e non ha mai visto le tue creazioni, come può raggiungerti?

Praticamente mi trovate ovunque. Come detto prima i social sono la mia vetrina e proprio per questo motivo ho sfruttato tutte le piattaforme possibili legate alla possibilità di vendita e sponsorizzazione, eccole qui:








Spero vi sia piaciuta!

A presto, con un’altra storia!

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