“Mio padre ha più volte affermato che l’unica certezza che abbiamo in questa vita è la morte. Credo si fosse dimenticato di dirmi che si può morire diverse volte in una sola vita.” Inizia così questo libro, con una frase che risuona nella mia mente fin da quando ero bambina. “Solo alla morte non c’è soluzione” “l’unica cosa che sono obbligato a fare è morire”, “la morte è l’unica cosa certa”. Per aiutarmi ad affrontare ogni mio problema papà mi diceva così, e io grazie a queste parole ho sempre trovato la forza di andare avanti. Finchè poi, quest’unica certezza, quest’unico obbligo e quest’unica soluzione non mi bastava più. Ho avuto bisogno di fare di più per affrontare gli ostacoli. E questo libro è stato il mio “di più”. Ho deciso di pubblicarlo solo per un motivo; la speranza che possa essere anche il vostro “di più”.
Le mie ultime parole su questo libro sono state queste: “Non importa l’età anagrafica riportata sui tuoi documenti, e nemmeno la tua maturità. Non si fa capo alla cultura, o alla propria religione. Usi e costumi, come tradizioni e celebrazioni, non contano nulla. Davanti al dolore di una perdita siamo tutti u g u a l i.”
Ma è qui che inizia il libro. Alla fine. Perché ci sono tante pagine vuote, che aspettano di essere riempite con le vostre perdite. Perché mi piacerebbe che iniziaste a pensare che ciò che perdete non lascia nessun vuoto, ma libera spazio per riscrivere la vostra storia.
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