Aosta – la chiamano la Piccola Roma del Nord. Appena attraversi la città diventa facile capire il motivo di questo importante appellativo!
Credevo si trattasse di un semplice posto di montagna, e invece offre molto di più.
48 ore sono un giusto tempo se siete interessati solo alla città di Aosta, se invece avete interessi maggiori, come ad esempio sciare, visitare città vicine come Courmayeur o fare delle camminate tra i sentieri credo che un’intera settimana sia un tempo onesto da dedicarle.
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Aosta è il capoluogo della Valle d’Aosta e si trova praticamente al centro, è infatti un ottimo punto di partenza per diverse attività e visite. Proprio come dicevo prima, oltre al paesaggio di montagna, ai vari sentieri, le zone sciistiche, i parchi da poter visitare e i vari negozi per lo shopping, la città di Aosta porta con sé una grande storia, e per questo, soprattutto per gli amanti del passato e dell’architettura, va assolutamente visitata.
Purtroppo il tempo non era dei migliori, pioggia, nuvole, nebbia e freddo hanno caratterizzato tutto il week end, per questo il primo giorno è stato dedicato al viaggio (circa 3 ore dal Ticino in auto) e alla SPA che avevamo compresa nel prezzo dell’hotel, una super cena e il riposo per il tour del giorno seguente.
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Il secondo giorno siamo partiti dal nostro Hotel per dedicarci alla visita della città. Prima di arrivare a Porta Praetoria (che apre ufficialmente le porte ad Aosta) si possono vedere due lasciti dell’Aosta Romana, il Ponte Romano e l’Arco di Augusto, dedicato proprio all’imperatore Augusto quando nel 25 a.C i Romani festeggiarono la vittoria contro i Salassi, dando vita alla nuova Colonia Romana.
Basta semplicemente proseguire per trovarsi davanti all’ingresso della città: Porta Praetoria.
A parte qualche acciacco esterno si può ancora facilmente vedere lo scheletro di questa struttura fatta di 3 aperture, quella centrale per i carri e le due laterali per i pedoni. Arrivati qui potete decidere se visitare la città passando prima per il Teatro Romano, o se entrare nel pieno di Aosta per arrivare alla piazza più grande (che è quello che abbiamo fatto noi): Piazza Émile Chanoux. In questa piazza trovate il Municipio, qualche statua, monumenti, ristoranti, bar, negozi e il mercato. La piazza si chiama così perché è dedicata al martire della resistenza Émile Chanoux, ucciso dai nazisti nel 1944. Una volta attraversata la città potete scegliere la stradina che più vi piace, noi abbiamo continuato dritti per arrivare alla Croce della Città.
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Ad essere onesti, questo piccolo monumento non lascia senza fiato, tutt’altro, avevo aspettative altissime, e invece come potete vedere in foto si tratta di una semplice base in cui è costruita una piccola croce. Ma… la storia è carina. Costruita nel 1541 in memoria dell’esilio dei Calvinisti dalla Valle d'Aosta, questo è testimoniato dalla scritta che trovate sulla base del “monumento”. In realtà non esistono documenti che diano conferma di questa storia, ma secondo una Leggenda il teologo riformato Giovanni Calvino arrivò segretamente in Valle d'Aosta nel 1536 per convertire gli abitanti al Protestantesimo e convincerli ad aderire alla Confederazione Svizzera. Ma le autorità cittadine ed ecclesiastiche non erano d’accordo e decisero di adottare misure repressive per limitare la sua attività e quella dei suoi seguaci, tanto da indurlo alla fuga per mettersi in salvo. Per celebrare lo scampato pericolo, fu ordinato alla cittadinanza di dipingere il nome di Gesù su tutte le porte della città e, poco più tardi, fu eretta la croce in pietra. Oggi infatti viene chiamata in due modi; La Croce di Calvino (e inizialmente io credevo si riferisse a Italo Calvino) oppureCroix-de-Ville (Croce della città è un nome non ufficiale che gli è stato attribuito in epoca fascista).
Entrati nella strada della Croce se proseguite potete arrivare alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e al Cripoportico Forense. Non abbiamo visitato la Cattedrale, ma mi va comunque di consigliarvela (l’abbiamo vista solo esternamente). È l’edificio più antico di Aosta, e qui vicino si trova l’area sacra del Foro Romano da cui siamo passati anche noi. La caratteristica più importante di questa cattedrale è che ha due campanili alti 60 metri d’altezza, e sono le costruzioni più alte di tutta la Valle d’Aosta. All’interno trovate affreschi e mosaici molto antichi, un Chiostro e il Museo del Tesoro.
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Il Criptoportico forense è riconosciuto come monumento nazionale italiano, anche lui si porta dietro il passato Romano. Si tratta di una galleria di marmo chiusa e aveva la funzione di regolarizzare il dislivello dell’area ed era il punto di congiunzione sotterranea di due Templi che erano dedicati all’imperatore Augusto e alla triade Giove, Giunone e Minerva. Io l’ho trovato davvero suggestivo!
Usciti dal Criptoportico ci siamo diretti all’area Sacra del foro Romano, non era nel nostro itinerario, e in realtà ci siamo passati per “sbaglio” cercando un ristorante in cui mangiare.
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La nostra visita è finita con il Teatro Romano. Io ne sono rimasta affascinata, ancora adesso cerco di capire come in quei secoli sia stato possibile costruire delle meraviglie così. La facciata è la prima cosa che vedrete ed è alta 22 metri! Girandogli attorno potete riconoscere il palco e le gradinate.
Ed eccoci di nuovo alla Porta Praetoria per rientrare in Hotel, anche se in realtà le cose da visitare non sono affatto finite qui!
Per chi dovesse decidere di recarsi ad Aosta per più di 48 ore ecco qualche consiglio:
1. Se vi recate al Museo Archeologico potete acquistare un biglietto del valore di 10 euroche vi permette di accedere ai seguenti luoghi:
Teatro Romano
Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo
MAR-Museo Archeologico
Criptoportico Forense
Area Megalitica
Inoltre questo biglietto ha la validità di UN ANNO! Quindi se state più giorni potete dividere le varie tappe (oppure potrebbe essere un’ottima occasione per tornarci).
2. Altri siti interessanti da visitare:
Collegiata di S.Orso
Anfiteatro Romano
Piazza Repubblica
Villa Romana della Consolata
Area Funeraria fuori Porta Decumana
Statua di Sant’Anselmo
Monumento al Soldato Valdostano
… e altri musei.
3. Per entrare nelle varie strutture è necessario avere il Green-Pass che vi viene convalidato all’entrata di ogni sito!
Ristorante: Brasserie – La Cave de Tillier, location suggestiva, tipica del posto, con un menù completamente Valdostano e soprattutto a buon mercato! 7.5/10.
Hotel: noi abbiamo alloggiato all’Ostellerie du Chavalier Blanc – lo sconsiglio. Per essere un 4 stelle si presenta bene solo di facciata, la SPA non è ben attrezzata e inoltre tra schiamazzi e bambini poco educati rilassarsi non è stato per nulla facile. La colazione è mal organizzata e il rapporto qualità prezzo è inaccettabile. L’abbiamo scelta perché ammette gli animali, e Otto ha viaggiato con noi. È comunque in una posizione comoda sia per l’arrivo in auto, che per visitare la città. Abbiamo cenato entrambe le sere nel ristorante dell’Hotel che offre un menù decimato, ma con piatti tipici e ben presentati. Personale alla Reception poco cortese e disponibile… peccato!
Ecco una cartina della Città con la sua didascalia (è la migliore che ho trovato!)
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Se avete ulteriori domande, scrivetemi!
E ora vi lascio col resto delle foto e dei video di queste 48 ore ad Aosta.
Cripoportico Florense
Piazza e Municipio
Porta Praetoria
Teatro Romano
Cattedrale di Santa Maria Assunta
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