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Ora forse scrivo anche poesie

Aggiornamento: 6 ago 2021



Ho pensato di scriverti, per dirti 3 cose, che poi magari diventano 9, per finire di essere un multiplo di 33.

Oggi mi sono ricordata di quella prima volta che, guardandomi negli occhi hai sorriso. E lì ho capito che, lo hai capito anche tu, era lo stesso il pensiero che ci attraversava.

La parte divertente poi è stata che, pensandoci ora, era la prima volta che io guardavo te, e tu guardavi me.

Volevo dirti che sembriamo fatti ad incastro, come pezzi della stessa scatola di un Puzzle. Volevo dirti che siamo gli stessi, l’una per l’altro.

In 10 giorni soli hai fatto delle acrobazie emotive di cui ancora oggi, se solo ci penso, mi innamoro. Le stesse che poi hai fatto fare al mio cuore, su quel letto e poi altrove.

Vorrei ricordarti che mi sento fatta, di te. E che quando succede i vetri dall’auto sono appannati, come i miei pensieri su di me.

Io lo so che il mio mondo è una ferita, è lunga quanto il totale dei portici di Bologna. Ma le tue attenzioni sono meglio, meglio di punti di sutura.

Mi hai detto che è arrivato il momento di smettere, di fare scelte sbagliate, mi hai chiesto di farne una giusta, insieme. Che poi di stare insieme si trattava.

Perché ne abbiamo sprecato troppi di sentimenti giusti, con persone sbagliate. Bisogna cambiare strada a volte, e tu sei la mia deviazione inaspettata.

Volevo dirti che sono stata in giro tanto, ma che sei il posto più bello che ho visitato. E volevo avvisarti che, anche se me ne vado, la mia casa rimani te.

Ma vorrei sapessi che, se mi prendi per mano, forse potremmo andarcene, anche lontano. Ho estrema cura di ricordare prima di dormire, anche i tuoi dettagli più insignificanti. Tipo quel neo sulla guancia che spesso bacio, e credo questo indichi che per me, significhi tanto.

Vorrei che l’unica cosa che desiderassi indossare, ora e sempre, fossi io. Vorrei starti bene addosso, come quel maglione nero che ti ho tolto l’altra sera.

Vorrei tu fossi un accendino. Vorrei essere per te benzina. Vorrei un’esplosione catastrofica, fatta di fuoco e fiamme. Volevo avvisarti che questa storia è dannata, perché per me è dannata questa complicità. Quella che ha oggi la pretesa di rendere immortale questo rapporto.

Sai che c’è? La colpa è di tutti quei tuoi difetti perfetti. E questo è il punto, che siamo io e te. Lo sai il perché? Ora che ti ho dentro, il resto del mondo lo lascio fuori.


© 2023 by Elisa Varì

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